in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne del 24 novembre l’Associazione Famiglie 2000 e il Liceo Statale “Giuseppe Berto” di Mogliano Veneto, in collaborazione con l’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e i Minori (AIAF) di Treviso presenta a Mogliano Veneto il progetto dal titolo “L’Amore rispetta.., se fa male non è Amore”, che coinvolgerà studenti, docenti, genitori e tutta la cittadinanza in un evento con l’intento di riflettere sul valore del rispetto di sé stessi e degli altri, al fine promuovere una cultura che aiuti le nuove generazioni e gli adulti impegnati nelle principali agenzie educative a comprendere che
evitare episodi di violenza di genere è possibile solo facendo rete: in questo senso il progetto vedrà la partecipazione di diverse associazioni del territorio moglianese e trevigiano.
Il progetto parte dai dati di un sondaggio sulle relazioni intime tra adolescenti in Italia, realizzato da Save The Children in collaborazione con Ipsos e pubblicato nel rapporto “Le ragazze stanno bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza”, diffuso otto mesi fa alla vigilia di San Valentino.
Tra i dati del sondaggio risulta che il 30% degli adolescenti sostiene che la gelosia sia un segno d’amore e per il 21% condividere la password dei social e dei dispositivi digitali con il partner è una prova d’amore. In una
dimensione delle relazioni sempre più onlife, al 26% degli adolescenti che hanno una relazione è capitato che il/la partner creasse un profilo social falso per controllarlo/a, il 65 % dichiara di aver subito dal partner almeno
un comportamento di controllo e il 52% degli adolescenti in coppia dichiara di aver subito, almeno una volta, comportamenti violenti.
Quello che preoccupa di più, in base ai risultati del sondaggio, è l’accettazione diffusa di forme di controllo, la tolleranza nei confronti di pratiche violente e la persistenza di stereotipi di genere, in particolare quello di attribuire una responsabilità alla vittima di una violenza sessuale per il modo in cui è vestita: questi non sono retaggi del passato, ma opinioni e comportamenti diffusi tra i giovani di oggi.
Solo questi dati dovrebbero far riflettere gli adulti (genitori, docenti ed educatori), che vivono a contatto con le nuove generazioni, le associazioni e le istituzioni sull’importanza di un’educazione al rispetto, che veda
nella persona in relazione con l’altro il fondamento della nostra società.
Il progetto vedrà venerdì 29 novembre 2024 alle ore 21 la presenza a Mogliano Veneto di Giuseppina Torre, pianista e compositrice di fama internazionale e soprannominata “la pianista con le scarpe
rosse” (durante i suoi concerti espone sul pianoforte 2 scarpe rosse, che sono ormai diventate il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne), che si esibirà in un concerto-testimonianza presso l’auditorium del Liceo Statale Giuseppe Berto.
La compositrice, vincitrice di diversi premi per la musica strumentale negli USA, è stata vittima di violenza da parte dell’ex marito ma ne è uscita dopo una lunga storia processuale, grazie anche alla chiamata arrivata da Papa Francesco per il quale nel 2019 ha composto le musiche del docu-film dal titolo “La mia idea di arte”; da quel momento è attiva al fianco delle associazioni che lottano al fianco delle donne e incontra spesso gli studenti per raccontare la sua esperienza di donna, che attraverso la passione per la musica è riuscita ad uscire da un periodo buio della sua vita.